Rapallo,
16 maggio 2014
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Nella foto, Ernest Hemingway. Nel 1923 il grande scrittore e giornalista statunitense soggiornò all'Albergo Riviera di Rapallo: qui scrisse il racconto "Gatto sotto la pioggia". |
La
valorizzazione del patrimonio culturale del territorio
rappresenta sempre più un fattore chiave per lo sviluppo di maggiori
opportunità di crescita della nuova economia e delle nuove attività
terziarie, oltre allo scopo prioritario di preservare i siti che
racchiudono la storia e le tradizioni della città.
Il
programma elettorale della coalizione a sostegno della candidatura a
sindaco di Carlo Bagnasco riserva un ampio spazio ai progetti
di promozione del turismo culturale.
Punto
di partenza, la creazione di percorsi turistici nel centro città
e nelle zone collinari, in modo da dare vita ad una Città-museo
a cielo aperto. Un museo diffuso, inteso come territorio
caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio
naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni
di tutela, restauro e valorizzazione.
Rapallo,
infatti, conta un elevato numero di importanti risorse artistiche
storiche culturali e rurali. Per essere valorizzate devono essere
“messe in rete”,
ossia connesse tra loro, facilmente accessibili, riconoscibili
attraverso un percorso esplicativo e tenute insieme da un sistema
informativo a più livelli (depliant, App per smartphone, percorsi
interattivi virtuali su internet, audioguida).
Un
livello immediato che è quello della segnaletica sul posto, nello
specifico “totem” informativi; un livello di approfondimento
maggiore, interattivo, si raggiunge con due modalità. La prima,
attraverso l'uso del “quick response code” (codice a risposta
veloce) che contiene informazioni “leggibili” con una App del
proprio cellulare che rimanda ad una sezione dedicata del sito
internet del Comune; la seconda, tramite un sistema di audioguida
telefonica, consultabile tramite la composizione di un numero verde.
La realizzazione dei percorsi interattivi rintracciabili e visitabili
sul sito internet comunale consente l'accesso alle informazioni
precedentemente o successivamente alla visita turistica.
Il
progetto “Museo diffuso” prevede due percorsi.
Il
primo si sviluppa nel centro città, tra i ponti
dell’antica organizzazione itineraria e i manufatti di particolare
valore nella storia locale: il Castello di Rapallo e quello di
Pagana, la porta delle Saline, la Madonna Nera, gli Oratori dei
Bianchi e dei Neri, la Torre Civica e le altre torri cinquecentesche
delle famiglie rapallesi. Inoltre, sarà possibile inserire
“situazioni culturali”
con la visita alle abitazioni in cui hanno vissuto sei premi Nobel
(Hermann Hesse, Friedrich Nietszsche, William Butler Yeats, Ernest
Hemingway, Gerhart Hauptmann e Gabriela Mistral) o ai luoghi visitati
da grandi artisti come Jean
Sibelius, Ezra Pound, Vasilij Kandiskij, Eugenio Montale, Camillo
Sbarbaro, Luciano Bianciardi. L'idea è quella di valorizzare il
fantastico passato turistico cittadino con la
possibilità di inserire “targhe-icone” in alcuni posti
d'eccellenza con le fotografie di come si
presentavano quei luoghi ai primi del '900, in piena Belle Époque.
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I ruderi del monastero di Valle Christi |
Il
secondo percorso, invece, vedrà coinvolte le
frazioni, con tragitto che comprende le
visite all’impianto monastico di Valle Christi, le chiese
frazionali che all'interno custodiscono alcuni dipinti preziosi, il
complesso molitorio di San Maurizio di Monti, i ruderi di San Tomaso,
l’antico lazzaretto di San Lazzaro di Bana, la Fons Gemina a San
Martino di Noceto, la Croce di Spotà, Caravaggio, i residui singoli
edifici “eulitici” da considerarsi ormai come monumenti della
memoria del primo insediamento rurale, i nuclei rurali di Chignero e
Gravero, alcuni frantoi e
mulini ancora intatti.
Il
tutto avendo come “stella polare” il Santuario
di Nostra Signora di Montallegro che deve
essere punto di partenza e arrivo di ogni percorso per il suo immenso
valore storico-artistico-religioso e che l'amministrazione comunale,
in accordo con la curia, deve rilanciare e promuovere a livello
internazionale.
Un
insieme di situazioni che non solo valorizzerebbero le bellezze della
nostra città ma potrebbero portare nuovi posti di lavoro, affidando
la gestione di visite organizzate ad una cooperativa di guide
turistiche o inserendo nei percorsi ristoranti e trattorie che
offrono specialità e degustazioni di piatti tipici locali e vendono
i propri prodotti.
A
questa idea è anche legato il progetto di
recupero con pulizia dei sentieri collinari e
la creazione di nuove aree di sosta
per incrementare l'attività di trekking secondo la direttrice
Montallegro-Caravaggio. Uno splendido percorso in crinale che
toccherebbe altri elementi di interesse con antichi
tracciati di valore documentario ed i siti archeologici (Monte Borgo,
Monte Castello, Monte Rosa), rappresentativi dell’antichità
dell’insediamento umano in queste aree, e che offrirebbe la
possibilità di collegarsi ad importanti sentieri verso oriente
(l’entroterra di Zoagli, Leivi, Chiavari, la Val Fontanabuona) e
verso occidente (il Parco di Portofino, il Golfo Paradiso, l’antica
Via del Sale e l’Alta Via dei Monti Liguri).
Il ripristino e la riqualificazione dei
sentieri potrebbe avvenire con il contributo delle associazioni che
si interessano di questo settore, in modo da rendere fruibile e
collegato l’intero percorso, senza dimenticare che un’attenta
valorizzazione delle nostre colline potrebbe anche favorire la
nascita di nuove attività occupazionali legate alla gestione dei
servizi sul territorio.