Rapallo,
22 maggio 2014
Nelle
ultime settimane, molte famiglie rapallesi si sono viste recapitare
nella casella postale lettere elettorali a firma di alcuni candidati
alla carica di sindaco. Uno di questi ha addirittura pensato di
inviare cinque buste diverse, una per ciascuna delle liste a suo
sostegno. Una pratica che, a mio avviso, è sintomo di “vecchia
politica”, di un rapporto con i cittadini asettico, che esclude
tutti gli aspetti legati all'interazione che, oggi come oggi, sono
fondamentali per far sì che i cittadini si riavvicinino al contesto
politico e amministrativo. Una prassi che, oltretutto, comporta un
impiego – per non dire uno spreco - a mio avviso inutile di denaro.
Io
ho deciso di non adeguarmi a questa pratica, proseguendo sulla linea
che ha contraddistinto tutta la mia campagna elettorale (sintetizzata
nello slogan “Un sindaco fuori dal Comune) e, se gli elettori me ne
daranno l'opportunità, caratterizzerà il mio mandato in veste di
sindaco. Voglio farmi portavoce di un nuovo modo di fare politica,
dove il rapporto con i cittadini e i turisti vuole essere diretto.
Voglio incontrare le persone per strada, ascoltando personalmente le
loro esigenze e spiegando loro quali sono i punti principali del
nostro programma; vorrei attivare forum di discussione on line, per
incentivare la partecipazione alla cosa pubblica. Questo, per me, è
fare politica: dialogo costante con tutti, compresi gli esponenti di
altre forze politiche.
Ringrazio
di cuore chi ha già condiviso e chi vorrà condividere questo
percorso, dando a me e alla mia squadra l'opportunità di cambiare
Rapallo in meglio.
Carlo
Bagnasco
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